domenica 19 febbraio 2012

Rituali sanremesi


Ieri sera siamo stati alzati fino a tardi a vederci il Festival, cosa che personalmente non facevo dal 1992.
Forse Fabio non ha mai contemplato di trascorrere così un sabato sera, ma eravamo in compagnia di amici, quindi la serata non è stato troppo pesante.

Non ho sentito tutte le canzoni, non ci ho capito un granché, a parte il fatto che Celentano ha fatto consueti pistolotti, di cui mi risulta difficile rimanere stupita, una soubrettina ha mostrato porzioni generose di pudenda, e hanno detto parecchie parolacce, forse per far risultare molto  e pietosamente "giovane" il prodotto finale.
Nei fatti ho seguito la serata di ieri e quella con i duetti "internazionali", dove Noa ha dimostrato a tutti come si canta e come si "tiene" il palco... io sono di parte, adoro Noa e la sua voce! 
Comunque ognuno tifa per chi vuole a San Remo, ho appena scoperto che a mia mamma piaceva la canzone di D'Alessio e Berté, quindi sto meditando di farmi adottare, a me non dispiaceva la canzone di Noemi, la mia amica Anna apprezza Nina Zilli, di cui non ho ascoltato il brano... Nina Zilli...se io mi chiamassi così, avrei già meditato di cambiare le mie generalità, ma una come lei può permettersi il nome più da nonna del mondo senza perdere il proprio grintosissimo sex appeal. Ho fatto una considerazione analoga vedendo una Dolores O'Riordan un po' appesantita (come me), che sfoggiava capelli neri e tagliati come i miei, ma Dolores è Dolores e io sono la Tere... non è la stessa cosa. 
Sono le disparità della vita. 
Mi piacerebbe pure potermi permettere un abbigliamento come quello della Zilli, ma sembrerei solo una cretina.
Quest' anno la cosa che mi è piaciuta di più è stata seguire i tweet #occupysanremo de Il fatto quotidiano e quelli di Diego Bianchi (forse lo conoscete come Zoro, altrimenti andate a vedere cosa scrive e dice sul suo sito o su youtube): mi sono fatta molte risate, e mi hanno fatto ricordare una cosa che facevamo a casa io, mia sorella e mio fratello, cioè spegnere l'audio della TV e seguire il Festival su Radio Popolare, dove la Gialappa's Band delle origini commentava canzoni e conduzione in maniera molto spassosa.

Un altro rito irrinunciabile della domenica post Festival a casa mia era accendere la radio di mattina e cercare una stazione dove trasmettessero la classifica completa, a beneficio di mia mamma che stava sistemando casa (stendo un pietoso velo sul fatto che dopo pranzo la tv rimanesse accesa su Domenica In per rivedere i cantanti...). Mio malgrado, mi è rimasto questo automatismo domenicale, anche se di canzoni sanremesi ne ricorderò sì e no quattro, una delle quali è Papaveri e Papere di Nilla Pizzi e un'altra è Volare di Modugno, solo che stamattina non ho potuto accendere la radio perché la Isa aspetta dalle 9 che inizi il cartone animato dei My little Pony... ubi maior...


3 commenti:

  1. Innanzitutto mi sento di sottolineare due cose: Nina Zilli si chiama Maria Chiara Fraschetta quindi non sò quale è meglio dei due...nel dubbio mi farei chiamare Nancy;
    Dolores non l'ho vista (a dire il vero non ho visto proprio Sanremo) ma dopo aver letto il tuo post me la sono "andata a vedere" su google...pettinatura a parte (evidentemente la tua è di moda ;-) ) penso che prima avvesse seri problemi di anoressia, ora sembra una persona normale.
    Ecco, ho detto che non ho visto Sanremo ma i due o tre zapping che ho fatto mi hanno permesso di vedere: la farfalla di Belen, chiedendomi dove và a depilarsi e soprattutto perchè non ha un difetto, e la Bertè con D'Alessio! mi sono posta due domande:
    1)chi è quel criminale del chirurgo plastico che le ha rifatto le labbra?
    2)D'Alessio...no comment

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  2. la tua amica Anna è rimasta indiestrissimo con il tuo fantastico blog...te l'avrei detto io che si chiama Maria Chiara...e a me Nina piace di brutto!
    io anche ho visto tutta la puntata se avessi saputo che te la stavi gustando avrei commentato in diretta...ps sei troppo di moda!!!

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