giovedì 9 febbraio 2012

Gatti e gattacci

Qualche giorno fa ho letto su Repubblica un articolo nella sezione Scienze dal titolo Il mondo senza gatti sarebbe un vero inferno, in cui si riassumono i risultati di uno studio di Alan Beck, direttore del Centro di ricerca sul rapporto uomo-animale della Purdue University. Cosa accadrebbe se sparissero improvvisamente tutti i gatti sulla terra? A parte che sarei curiosa di sapere chi ha finanziato un progetto di cotanta portata...comunque...
Nell'articolo si parla appunto di Beck e di altre indagini statistiche condotte sull'argomento: insomma, senza gatti ci sarebbero un sacco di animaletti schifosi in giro, soprattutto nelle città, tipo topi, rettili e insetti giganti.
Però l'articolo non dice una cosa, forse perchè la giornalista, se ha un gatto, ha magari un pacioso micio sterilizzato, acciambellato perennemente sulla poltrona, che al massimo caccia un ragnetto o una formica...cosa fanno i felini delle loro prede? Che fine fannoi suddetti topi, rettili e insetti giganti?
Il nostro gatto si chiama Ozzy e mai nome fu più azzeccato, visto che un giorno l'abbiamo visto sgranocchiare un piccolo pipistrello come il suo omonimo canterino. 
E' un trovatello: quando Fabio l'ha portato a casa era appena svezzato e probabilmente non aveva ancora quattro mesi...davvero minuscolo. La Isa avrebbe compiuto il mese dopo tre anni, quindi Ozzy è stato abituato fin da subito a misurarsi con l'entusiasmo infantile, imparando a non graffiare anche nelle situazioni più estreme.
situazione mediamente estrema
Con le persone, e in particolare con i bambini, è buonissimo: quando la Isa esce in cortile a giocare, va con lei e si mette in mezzo, credendosi probabilmente un essere umano, e dimostra una pazienza degna di un monaco tibetano, sopportando tirate di coda, palle rotolanti e lanci vari.
Ozzy però ha una doppia vita.
Si azzuffa con gli altri gatti del cortile, provoca i cani al guinzaglio delle vecchiette, sparisce per giorni, rimanendo a volte chiuso in qualche cantina, vandalizza la casa quando vuole uscire, buttando a terra solitamente oggetti che si rompono, quali cellulari, occhiali, bicchieri colmi; si appende alla tapparella semi abbassata per entrare in casa di notte impossibile installare una gattaiola, perchè porterebbe in casa altri gatti e prede); ruba il cibo dalle pentole, si infila nelle case dei vicini rompendo i vasi e mendicando come se avesse la citola vuota da giorni, non usa la cassetta per i bisogni, ma li fa direttamente nell'aiuola in mezzo al cortile, dove TUTTI possono vederlo; porta a fare la spaghettata di mezzanotte nella nostra cucina svariati amichetti, tra cui Oscar, La Nera (che ringhia come Belzebù) e la Gigia.
Soprattutto, Ozzy caccia. E quando caccia, porta a casa tutte le sue disgustose prede per farcene omaggio. L'ala scarnificata di un piccione stava per essere posata sul nostro letto, una falena gigante tutta sbavata è finita sul mio cuscino (tipo i cioccolatini negli hotel), un topo è stato depositato in pompa magna davanti al divano, due topi invece li ha lasciati  davanti alla finestra della camera perchè non gli abbiamo aperto (senza contare quelli che ci ha portato durante le vacanze, dopo averli rincorsi sul tetto). Non si contano le lucertole, con o senza coda, opportunamente staccata sul posto per dimostrare la propria prestanza felina, con inevitabili strascichi splatter sul pavimento di casa.
La Isa fino ad ora non si è mai ammalata a causa sua, comprovando quanto sostenuto nell'articolo, cioè che "secondo uno studio pubblicato su Clinical & Experimental Allergy, stare a contatto con un gatto rafforza i bambini contro le allergie". Io tutte le sere mi armo di straccio, candeggina e di molta pazienza, ripetendo il mantra che gli animali non si picchiano.
Il mondo senza gatti sarebbe un vero inferno? Alzarsi in continuazione di notte per farli uscire a caccia non è certamente un paradiso.

1 commento:

  1. La mia si chiama Perla; abito in campagna e perciò non è mai stato un problema lasciarla girovagare libera e felice. Ora ha tredici anni e, per premiare la sua fedeltà, abbiamo iniziato a farla entrare in casa quando ci siamo noi. Dal primo giorno che ha iniziato a far parte di questa famiglia ha tentato di entrare in casa passanto da ogni buco abbastanza grande ed ora che le è permesso di entrare cosa fà?!! Entra, giro di controllo e..... torna al portone per farsi aprire e uscire libera e felice! Le femmine.... le interessava solo il potere!

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