martedì 17 luglio 2012

Gite express

Non siamo decisamente una famiglia da sveglia all'alba e partenza baldanzosa, con l'attrezzatura giusta e la ghiacciaia rifornita. Se dobbiamo passare la domenica fuori, è raro che si salga in macchina prima delle 11, e anche preparandoci con tutta calma, riusciamo a dimenticarci qualcosa a casa, non abbiamo controllato preventivamente il percorso e non ci siamo premuniti generi di conforto.
Andiamo in maniera disorganizzata, ma di solito ce la caviamo.
Il pensiero di fondo è: magari ci rompiamo le balle...alla fine dopo tre ore in un posto, vuoi solo tornare a casa. 
A volte è vero, altre volte no. 
Le nostre partenze non intelligenti hanno il pregio di non farci incontrare il traffico degli intelligenti che partono alle 7e 32, tipo Furio interpretato da Verdone, quindi troviamo l'autostrada tendenzialmente vuota. Niente code al casello. 
In compenso non trovi un posto all'ombra per mangiarti un panino neanche a pagarlo e se vai in spiaggia, per arrivare alla battigia dall'asciugamano devi armarti di bussola. 
Domenica abbiamo fatto una delle nostre gite last minute: meta decisa alle 14, partenza alle 16, arrivo in loco alle 17, giro sul battello, gelato, e via a casa...rientro alle 20.
Posto carino, lo consiglio ai milanesi che in una domenica d'estate, dopo aver sistemato casa e digerito il  pranzo domenicale, magari si sentono un po'in gabbia: si tratta di Imbersago, località in provincia di Lecco, sul fiume Adda, dove è possibile farsi un giro sul cosiddetto traghetto di Leonardo, che collega semplicemente le due sponde del fiume sfruttandone la corrente, oppure prendere il battello Addarella e godersi pigramente il panorama. 
Noi abbiamo scelto quest'ultima soluzione. 
Durante la "navigazione" abbiamo fatto progetti su futuri pic nic, noleggi di canoe e passeggiate in bici, che probabilmente non avverranno mai perché ci muoveremo da casa troppo tardi per trovare posti liberi. 

Il "fusto" dell'Adda
Abbiamo anche avvistato due esemplari notevoli di fauna locale, cioè un airone cinerino, forse finto o impagliato per accontentare i turisti, e un "fusto", che, direttamente dal 1958, insieme al suo gruppo di amici vitelloni, ha atteso il passaggio di noi comuni mortali in sandali e calzoncini per lanciarsi in acqua da una fune legata ad un albero. Il tuffo è stato ovviamente disastroso, ma lasciamolo cullare nelle sue illusioni.

La mia illusione è stata pensare che le montagne che si stagliavano sullo sfondo del fiume, la vegetazione folta e brillante, le acque verdi e lucenti del fiume siano state fonte di ispirazione per qualche dipinto di Leonardo o per qualche passo dei Promessi Sposi. 
Certo, ora sono sull'Addarella e mi invento queste cose, ma alcune volte mi è capitato di trovarmi a sognare in bel altri contesti.... tanti anni fa ad esempio, quando sono stata in Normandia, ad Etretat, e ho visto la maestosa falesia bianca che si getta in mare, raffigurata in molti dipinti...uno tra tutti quello di Courbet.

"La falesia di Etretat dopo il temporale"- Courbet
Etretat
E' un'emozione grandissima ammirare dal vero paesaggi che hai visto in una fotografia artistica, oppure in qualche dipinto che ami particolarmente: io almeno, nota secchiona, di quelle che ascoltano sempre ciò che dice la guida e che leggono fino in fondo i pannelli espositivi del museo,  mi ritrovo a pensare "ecco perché ha scelto proprio questo posto, ecco sotto che luce ha visto questi volti, queste cose".
Ti senti parte, solo per un istante, di un processo creativo, e il bello è che sai come andrà a finire: per un attimo sei in vantaggio sull'artista, hai la palla di cristallo. 

Però calma, torniamo con i pedi per terra! Sono su un battellino, sto facendo un giro sull'Adda, e da queste parti ci campano attribuendo a Leonardo qualsiasi cosa. C'è un sottofondo musicale di Enya, che fa molto celto-padano, e che decisamente non si addice agli aneddoti su Ludovico il Moro. 
All'approdo c'è la classica gelateria che ti vende una pallina di gelato in cambio di un rene. C'è un parcheggione affollato di auto e la natura è decisamente molto addomesticata.
Mi sono improvvisamente mancati tutti gli appigli...volevo continuare fantasticare e invece è come essere caduti dal letto nel bel mezzo di un bel sogno...

Peccato che Etretat è lontana...non c'è partenza intelligente che valga per fare una toccata e fuga domenicale...mi sa che conviene puntare la sveglia un po'prima domenica prossima, così almeno il pic nic sul fiume riusciamo a farlo!


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