martedì 14 agosto 2012

A caccia di stelle

Lo so, lo so... è una convenzione, ma io la notte di S.Lorenzo se non vedo una stella cadente un po' ci rimango male. Ci rimango ancora peggio se il tempo è nuvoloso, oppure se sono in un luogo dove le troppe luci impediscono di osservare il cielo, perché penso che, mannaggia, sicuramente avrei visto stelle a bizzeffe. Alassio sicuramente non è il posto migliore per piazzare il telescopio: neon a volontà, illuminazione non propriamente discreta, a volte fasci luminosi che si proiettano verso Marte, forse per comunicare con gli extraterrestri...Bisognerebbe andare sulle alture a ridosso della costa, ma se sposti l'auto rischi di girare a vuoto fino a tarda notte, per trovare poi un posteggio rocambolesco a rischio di fiancata su qualche salita lontanissima.
Abbiamo quindi evitato scampampagnate tra amici cinghiali e abbiamo deciso di fare una passeggiata verso il molo.
Pensavo che le spiagge di sera fossero piene di ragazzini pomicioni e di combriccole cannaiole e invece mi sa che da queste parti sono tutti troppo concentrati a farsi vedere in giro in tiro e nessuno arriva al sodo!
Nella piazza principale c'era un DJ che sulla base del "Pulcino Pio" (mi rifiuto categoricamente di mettervi il link alla canzone, vi preferisco ignoranti su questo argomento) faceva ballare persone dai 3 ai 70 anni. Palco illuminato a giorno ovviamente. Intorno stabilimenti chiusi già dalle 19 e accesso alle spiagge praticamente impossibile, vista la presenza di cancelletti tra le cabine. Esistono solo un paio di angolini liberi, ma sono angusti e in punti molto scomodi.

Probabilmente è anche vietato rimanere in spiaggia oltre l'orario di chiusura, ci saranno vigili sub che emergono dalle acque e danno multe ai temibili usurpatori di sedie sdraio, mah.
Comunque, sfidando la legge, io e Fabio ci siamo lasciati alle spalle la discoteca a cielo aperto, le signore ingioiellate e i ragazzini con i portafogli a fisarmonica farciti dal papi, e siamo andati sulla battigia verso il porto.
Improvvisamente la musica molesta si è attutita fino a diventare appena percettibile: voci di persone impegnate in chiacchiere discrete, risate di ragazzi seduti ad un tavolino, un gruppo musicale che suona musica un po' surf col cantante che, poverino, si impegna, ma è proprio stonato. C'erano due sdraio spostate fino quasi alla riva del mare che sembravano quasi chiamarci e lí ci siamo seduti a guardare il cielo, pensando a ipotetici viaggi agli estremi opposti della Terra, raccontando desideri impossibili, con in sottofondo solo il rumore dell'acqua che si arrotolava ai nostri piedi.
A questo serve forse la notte di S.Lorenzo, a ricordarsi di guardare il cielo e fare progetti con chi ami, sperando che si avverino, esattamente come facevi a 18anni e come speri che sarai ancora in grado di fare a 80.
Stelle cadenti non ne abbiamo viste e anche per quest'anno i desideri non si avvereranno, ma almeno ci abbiamo provato.

Nessun commento:

Posta un commento